Questo comunicato è rivolto a tutti coloro che amano la fotografia, da praticanti e/o da fruitori. Dopo una fase di riflessione e confronto tra amici, è nata a Palermo una nuova realtà: Collettivof.
Si tratta di un collettivo costituito da un piccolo gruppo di fotografi (Anna Fici, Michele Di Leonardo, Fabio Savagnone, Giancarlo Marcocchi, Lorella Aiosa) che intende realizzare una serie di iniziative volte a promuovere la cultura fotografica, a valorizzare questo particolare ambito espressivo che, negli ultimi anni, ha vissuto cambiamenti molto significativi. A fronte di una grande espansione delle possibilità tecniche, si sono presentati mutamenti che ne hanno anche messo in discussione lo statuto. È forse giunto il momento di provare a chiarirsi tutti insieme le idee su ciò a cui diamo valore e sul perché glielo diamo.
I valori che condividiamo e che vorremmo ulteriormente condividere con tutti voi, sono esposti nel nostro Manifesto.
In attesa di poter avviare, presumibilmente nel prossimo autunno, un ciclo di mostre fotografiche, delle quali daremo comunicazione sul nostro sito e attraverso i nostri account social Facebook e Instagram, vi invitiamo a prendere visione delle nostre più imminenti iniziative.
In questi prossimi mesi, alcuni lunedì a partire da lunedì 9 maggio 2022, presso Prospero Enoteca Letteraria di via Marche 8, a Palermo, tra le 18.00 e le 21.30 i membri del collettivo effettueranno una lettura portfolio aperta ad un massimo di tre fotografi per volta. Gli interessati potranno prenotarsi con un preavviso di almeno quattro giorni (ovvero, per il primo incontro, entro giovedì 5 maggio 2022), scrivendo a info@collettivof.com.
Le letture portfolio hanno preso piede in Italia e all'estero a partire dagli anni Novanta. Molti festival ancora oggi le prevedono.
Nel momento in cui si sono affermate, esse hanno fatto fare un passo avanti alla produzione fotografica, inducendo i fotografi ad aver più cura della coerenza linguistica nella realizzazione di un gruppo di fotografie che potesse essere identificato come "un lavoro". Le considerazioni che in sede di lettura venivano proposte dai lettori erano infatti relative all'adeguatezza della forma al contenuto ed alla coerenza stilistica. Gli incontri prendevano sempre l'avvio da un dialogo proficuo e costruttivo tra autori e lettori, in cui gli autori venivano chiamati a esporre il loro progetto. Si trattava di momenti pubblici, a cui chiunque poteva assistere e, nel rispetto della priorità dell'incontro tra fotografo e lettore, partecipare con osservazioni o domande.Più di recente, le letture portfolio hanno vissuto un momento di crisi. Le associazioni del settore hanno, in alcuni casi, manifestato una eccessiva rigidità nella valutazione dei requisiti che un buon portfolio dovrebbe avere, cadendo in una sorta di dogmatismo in cui molti non si sono più riconosciuti. Se da una parte il lavorare per progetti può risultare ottimale per alcuni, altri, pur sensibili e detentori di una propria riconoscibilità, di una propria poetica, hanno stentato a ritrovarsi nella modalità espressiva del portfolio e non hanno riconosciuto legittimità alla pratica della lettura.
In realtà, ogni atto espressivo è sempre, esplicitamente o implicitamente, anche un atto comunicativo che non può prescindere dalla ricezione di un pubblico e dai relativi feedback. Su questi aspetti può essere utile ragionare insieme a degli "esperti" che, senza alcuna pretesa di esaustività, possono fornire spunti di riflessione e orientamento.
Ecco qui di seguito il regolamento.